TABULA RASA
Metamorfosi per una Rinascita. Collettiva al Museo del Paesaggio, Torre di Mosto, Venezia, Italia. Curata da Stefano Cecchetto. 2013
Christian Balzano redige un progetto per la scrittura di nuove geografie del pensiero: segni che emergono dallo strato del nero come rilievi impercettibili di una mappa tracciata tra l’illusione e il miraggio.
La pelle del toro utilizzata dall’artista come piano prospettico di questo intervento, è l’emblema di un sacrificio arcaico, un rito funebre che risale all’uomo preistorico e rivela un concetto complesso e articolato sulla rigenerazione del corpo per il raggiungimento dell’immortalità.
Continuando il gioco del condizionale nell’utopia di una situazione perfettibile, anche i titoli, nelle opere di Christian Balzano rivelano le segrete speranze di una condizione mutabile: E se non correvo…; E se arrivavo in tempo…; E se non ti avessi mai incontrato…; sogni, archetipi di un mondo in divenire, dove l’alchimia fisica della pelle si trasforma nell’alchimia spirituale e surreale del segno che vi traspare.
Non a caso il surrealismo è il movimento delle avanguardie, e le risoluzioni estetiche proposte dal movimento si ritrovano nel paragrafo iniziale del Manifesto del Surrealismo redatto da André Breton dove l’Uomo, insieme alla Natura è il centro dell’universo, e l’artista è “il sognatore definitivo”, l’Adepto.
Stefano Cecchetto
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