THE RAFT – ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO

Fondazione Arete e Istituto Italiano di Cultura, Tripoli, Libia. Pinacoteca Civica e Museo Magma, Follonica GR Italia. Curata da Rubens Piovano e Maurizio Vanni. 2014

ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO – THE RAFT

ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO
Pinacoteca Civica Follonica (GR)

Assolutamente Sconsigliato/The raft

STRAPPO
tecnica mista su cartone, cm 240×300

ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO

ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO
Pinacoteca Civica Follonica (GR)

ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO

TRIPOLI
pastello su carta, cm 130,3×207,5

ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO

LIBIA
olio su carta, cm 196×313,5

ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO

LIBIA
olio su carta, particolare

Assolutamente Sconsigliato/The raft

E SE QUELL’OMBRA NON FOSSI IO…
tecnica mista su tela, cm 152×152

Assolutamente Sconsigliato/The raft

COLTIVARE UN CAMPO MINATO…
lamine oro su tela, cm 110×135

Assolutamente Sconsigliato/The raft

DORMIRE SUGLI ALLORI …
tecnica mista su tela, cm 90×90 cad

Assolutamente Sconsigliato/The raft

Tripoli, Libia

Assolutamente Sconsigliato/The raft

Tripoli, Libia

Assolutamente Sconsigliato/The raft

Tripoli, Libia

Assolutamente Sconsigliato/The raft

Tripoli, Libia

Assolutamente Sconsigliato/The raft

Tripoli, Libia

Assolutamente Sconsigliato/The raft

THE RAFT installazione, tecnica mista su carta e cartone e video
Fondazione Arete e Istituta Italiano di Cultura, Tripoli, Libia

Assolutamente Sconsigliato/The raft

THE RAFT work in progress
Fondazione Arete e Istituta Italiano di Cultura, Tripoli, Libia

Assolutamente Sconsigliato/The raft

THE RAFT work in progress
Fondazione Arete e Istituta Italiano di Cultura, Tripoli, Libia

Assolutamente Sconsigliato/The raft

THE RAFT particolare
Fondazione Arete e Istituta Italiano di Cultura, Tripoli, Libia

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ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO - THE RAFT
Assolutamente Sconsigliato/The raft
ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO
ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO
ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO
ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO
Assolutamente Sconsigliato/The raft
Assolutamente Sconsigliato/The raft
Assolutamente Sconsigliato/The raft
Assolutamente Sconsigliato/The raft
Assolutamente Sconsigliato/The raft
Assolutamente Sconsigliato/The raft
Assolutamente Sconsigliato/The raft
Assolutamente Sconsigliato/The raft
Assolutamente Sconsigliato/The raft
Assolutamente Sconsigliato/The raft
Assolutamente Sconsigliato/The raft
Assolutamente Sconsigliato/The raft
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Cosa significa qualcosa che si manifesta come “assolutamente sconsigliato”? Un’azione proibita e pericolosa? Una cosa utile e interessante, ma che può creare dipendenza e fare perdere il libero arbitrio? Semplicemente un’ammonizione per l’eccessivo non fare, non militare e non scegliere? Secondo Balzano “anche l’arte, che di realtà si nutre, cammina verso luoghi solitari e digradanti e a volte, quando la nebbia sale, si perde, si chiude in sé e non dà più vita a correnti di pensiero e singolarità espressive. È un’arte che si isola, si impoverisce e si appiattisce nell’assenza di confronto”.
Nella mostra-istallazione di Christian Balzano tutto parte da una zattera, più suggerita che rappresentata, che coinvolge i visitatori a livello polisensoriale. La zattera è simbolo di salvataggio, di viaggio esteriore e interiore, ma anche del divertimento procurato da nuove scoperte. Il primo passaggio per abbattere la cecità emotiva delle persone, infatti, è proprio quello di coinvolgerle emotivamente e fisicamente in un’esperienza sorprendente e memorabile, demolendo i naturali pregiudizi che le legano non solo alle arti contemporanee, ma anche all’essenza della società contemporaneaUno dei soggetti ricorrenti nelle opere di Balzano è il lampadario: una struttura spesso monumentale e invasiva che occupa il centro dello spazio che la ospita. Troppo semplice e scontato sarebbe abbinare la luce che ne consegue all’intelletto, alla fede religiosa o alla filosofia spirituale. Anche in questo caso lo spettatore è chiamato a partecipare l’istallazione, insieme ai riferimenti iconografici di alcuni dipinti, cercando di viverla e condividerla attraverso il proprio apparato memoriale ed emotivo senza dare nulla per scontato.Oggi il processo creativo viene esaltato molto di più con un lavoro artistico che non può essere fruito e vissuto senza tenere in considerazione gli eventi che l’hanno determinato e il contributo dinamico delle sue componenti. L’opera d’arte del “qui e ora” si fa quindi aperta e assume le caratteristiche di un processo in divenire, di un’azione che prevede una reazione, di un non-luogo infinito che coinvolge tutto e tutti in modo soggettivo e, spesso, imprevedibile. Se questi cambiamenti così radicali hanno, di fatto, cambiato negli anni le modalità espressive e di fruizione delle arti contemporanee, è possibile tracciarne un percorso evolutivo lineare legato al cambiamento del modo di pensare e vivere delle persone?
Nell’era della globalizzazione, possiamo ancora parlare di identità?
In alcuni dei suoi ultimi lavori, Christian Balzano crea una relazione tra singoli elementi: il toro o il teschio con l’albero, il lampadario e il cuore con il toro. Una serie di proposte segniche, certe volte quasi impercettibili, che fanno riflettere sulla vita, sulla morte e sulle domande esistenziali legate al nostro essere qui e ora. Il simbolo del teschio, ad esempio, non è sempre collegato alla morte, anche se ovviamente ci ricorda la natura temporanea della vita umana e ci fa riflettere sulla transitorietà e sulla fugacità dei piaceri materiali. È proprio attraverso queste riflessioni che è possibile aprire il cuore all’anima, ovvero alla vita eterna racchiusa dentro di noi e all’infinito della nostra mente.
 
Maurizio Vanni
 

info@christianbalzano.com

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